La candeggina rappresenta uno degli strumenti più efficaci e diffusi per la pulizia della casa, sia nelle attività quotidiane che in quelle più approfondite. Il suo impiego è conosciuto e apprezzato a livello globale, grazie alla capacità di garantire risultati eccellenti con un impegno minimo e un costo contenuto. Tuttavia, dietro la sua apparente semplicità, si celano alcune insidie. Ad esempio, hai mai provato a utilizzarla su capi colorati? In questi casi, il rischio di combinare un vero e proprio disastro è sempre dietro l’angolo!
Candeggina: cos’è davvero?
L’ipoclorito di sodio è il nome scientifico della sostanza che comunemente chiamiamo candeggina, o varichina. La sua formula chimica è NaClO e si riferisce al composto puro. La candeggina che utilizziamo abitualmente per le faccende domestiche è in realtà una soluzione ottenuta diluendo l’ipoclorito di sodio in acqua, in percentuali variabili a seconda dell’uso.

Questa miscela viene infatti definita soluzione di ipoclorito di sodio, e le concentrazioni più comuni si aggirano intorno al 5% (ossia 5 ml di ipoclorito di sodio ogni 100 ml di acqua). La candeggina si presenta tipicamente in forma liquida, con una colorazione leggermente giallastra e un odore intenso e penetrante, spesso poco gradevole.
Un errore frequente è quello di confondere la candeggina tradizionale con la cosiddetta candeggina delicata: nel primo caso, l’ingrediente attivo è proprio l’ipoclorito di sodio, che conferisce al prodotto un forte potere sbiancante e disinfettante; nel secondo caso, invece, il protagonista è il perossido di idrogeno, che garantisce comunque una buona azione igienizzante, ma in modo più delicato e meno aggressivo sui tessuti.
Gli usi della candeggina
Quando si parla degli impieghi della candeggina, le possibilità sono davvero numerose! Questo prodotto si rivela un alleato prezioso per affrontare molte delle sfide che la gestione della casa comporta. Utilizzare la candeggina nelle pulizie domestiche può semplificare notevolmente molte operazioni. Ecco alcuni esempi pratici dei suoi utilizzi più comuni.

Se hai notato la presenza di muffa su superfici come quelle del bagno, della cucina o dei pavimenti, la candeggina può essere la soluzione ideale: trattando le aree interessate, è possibile eliminare rapidamente le tracce di muffa. Inoltre, il suo elevato potere disinfettante la rende perfetta per contrastare batteri e virus, motivo per cui viene spesso impiegata per sanificare gli ambienti domestici.
Oltre a superfici e rivestimenti, anche oggetti e contenitori realizzati con diversi materiali possono essere igienizzati con una soluzione di candeggina diluita, ottenendo ottimi risultati in termini di pulizia e disinfezione. Non dimentichiamo, infine, l’uso classico della candeggina per il trattamento di indumenti e biancheria bianca, che permette di ottenere capi perfettamente puliti e igienizzati.
Candeggina e capi colorati: attenzione!
Se da un lato la candeggina è insuperabile nello smacchiare e ravvivare i tessuti bianchi, dall’altro la sua azione può essere estremamente dannosa per i capi colorati. Quello che si rivela un valido alleato per la pulizia e la disinfezione di biancheria e abiti bianchi, può trasformarsi in un vero incubo se utilizzato su tessuti colorati.

La candeggina, infatti, non distingue tra le macchie e i pigmenti che conferiscono colore ai tessuti: il suo potere ossidante agisce in modo indiscriminato, rischiando di scolorire alcune aree del tessuto e compromettendo in modo quasi irreversibile l’aspetto del capo. Un vero disastro, soprattutto se si tratta di un indumento a cui tieni particolarmente!
Per prevenire questi spiacevoli inconvenienti, è fondamentale utilizzare la candeggina con attenzione, indossando sempre dispositivi di protezione come guanti e grembiuli, così da evitare che eventuali schizzi raggiungano accidentalmente i vestiti colorati che indossi. Inoltre, per il lavaggio dei capi colorati, è preferibile optare per la candeggina delicata, che riduce il rischio di rovinarli.
Come intervenire dopo un danno?
Se il danno è ormai fatto e uno o più capi sono stati irrimediabilmente scoloriti dalla candeggina, rimediare può essere davvero complicato. Una volta che il tessuto ha perso il colore, è difficile ripristinarlo completamente. Tuttavia, nei prossimi paragrafi ti suggeriamo alcune strategie che potrebbero aiutarti a limitare i danni e, magari, a recuperare in parte il tuo indumento.

Se la zona scolorita è piuttosto ampia, puoi valutare la possibilità di tingere nuovamente l’intero capo utilizzando appositi coloranti reperibili in commercio, sempre che il tessuto sia adatto a questo tipo di trattamento. Fibre naturali come cotone e lino, ad esempio, si prestano molto bene a essere tinte.
Se invece le macchie sono di dimensioni ridotte o concentrate in alcune aree, puoi pensare di applicare patch, toppe o ricami per coprire le zone scolorite e, allo stesso tempo, donare un tocco di originalità e creatività al tuo capo. Da un piccolo incidente, potresti così ottenere un indumento unico e personalizzato!